Ricordando Giovanni Maroni a cinque anni dalla morte

Un pomeriggio in ricordo del professor Giovanni Maroni, “ricercatore e testimone di speranza”, a cinque anni dalla morte. Si terrà martedì 21 novembre alle 15 nella sala “Biagio Dradi Maraldi” del Crédit Agricole, a Cesena (via Tiberti, 5). Organizza l’associazione “Benigno Zaccagnini” con l’Università della terza età.

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Padre Occhetta a Cesena per parlare della nuova politica dei cattolici

Intere generazioni di cattolici hanno contribuito a promuovere, in Italia, riforme sociali per il bene e la crescita dell’intero Paese. Poi, di decennio in decennio, tra loro sono aumentati il disimpegno, il tradimento degli ideali e la complessità di una realtà sempre più difficile da interpretare. Eppure, a causa della fede, i cattolici dovrebbero contribuire, ognuno con un proprio mattone, alla costruzione del bene comune.

Questo è il tema centrale del libro “Fede e Giustizia. La nuova politica dei cattolici” che l’autore, il gesuita padre Francesco Occhetta, presenterà venerdì 30 giugno alle 21 al palazzo del Ridotto di Cesena.

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Conferenza “Attualità di Giorgio La Pira”

Quella di Giorgio La Pira è una figura ancora attuale, a più di 45 anni dalla morte. Giurista, padre costituente, tre volte sindaco di Firenze, deputato Dc, La Pira si impegnò per la pace nel mondo, il disarmo, la comprensione e il dialogo tra i popoli, il riscatto degli ultimi. Dal 1986 è in corso il suo processo di beatificazione e, in questo percorso, cinque anni fa è stato dichiarato “venerabile” da papa Francesco.

Il monumentale “Giorgio La Pira. I capitoli di una vita” (oltre 2200 pagine, divise in tre tomi, pubblicate di recente da Firenze University Press) ne ripercorre per la prima volta l’intera esistenza.

L’opera sarà presentata a Cesena mercoledì 10 maggio alle 17,30, nell’aula magna della biblioteca Malatestiana, dagli autori Claudio Turrini (già direttore di ToscanaOggi.it) e Giovanni Spinoso (già inviato di Avvenire e giornalista Rai). Entrambi sono membri fondatori della Fondazione La Pira.

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Raccolte in un libro le lettere a Zac

Un volume di testimonianze preziose, pieno di lettere inviate ad un credente prestato alla politica. Il libro “Caro Zaccagnini…” ripercorre gli avvenimenti lieti e dolorosi legati alla vita di Benigno Zaccagnini attraverso la corrispondenza ritrovata nell’archivio di famiglia: da don Primo Mazzolari alla Fuci di Igino Righetti e Giovanni Battista Montini (futuro papa Paolo VI), dall’amicizia con Sandro Pertini ai giorni del tormento per il rapimento di Aldo Moro, dal legame con Giorgio La Pira al rapporto con i suoi vescovi.

Carteggi che gettano nuova luce sul lato umano e spirituale di un politico (parlamentare, ministro e segretario Dc) che fu in grado, quasi cinquant’anni fa, di rianimare una Democrazia cristiana in crisi di consensi mobilitando schiere di giovani.

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Alcide De Gasperi ricordato dalla figlia Maria Romana

Una serata per ricordare un padre costituente, pietra angolare della Repubblica italiana e paladino dell’Europa unita: Alcide De Gasperi.

All’ex presidente del Consiglio democristiano, morto 68 anni fa nel suo Trentino, l’associazione Benigno Zaccagnini di Cesena dedica la proiezione del film “Mio padre, Alcide De Gasperi”, intervista di Tv2000 alla figlia Maria Romana.

Il documentario (47 minuti) sarà proiettato al cinema Eliseo di Cesena martedì 13 settembre alle 20,45. L’ingresso è libero.

La pellicola sarà presentata da Pierluigi Castagnetti.

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Ricordo di Gino Mordenti

Della sua prima esperienza di lavoro, come operaio-tornitore alla Sacim, nei primi anni ’60, gli era rimasto il senso concreto delle cose, e il lavoro come impegno a rapportarsi con la vita. È questa l’immagine emblematica di Gino Mordenti, l’amico morto in questi giorni a 90 anni nella Parrocchia di Villa Chiaviche, che nel suo impegno quotidiano, in ogni incarico
ricoperto, come sindacalista, amministratore pubblico e come imprenditore, non rinnega quella prima esperienza di lavoro, anzi ne farà l’ispirazione e la cifra morale per tutti gli anni a venire: impegno e concretezza, perché in ogni esperienza che affronterà deve dimostrare la serietà e l’impegno dell’uomo e del cristiano.

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Ci ha lasciato Piero Subrani

È giunta la notizia, a noi come a tutta la città, della scomparsa dell’amico Piero Subrani che, dopo una crudele malattia, la morte ha liberato dalle sofferenze, facendogli trovare la Pace.

Piero era una persona forte, tenace, generosa, impegnata. Laureato in chimica industriale, Piero si è distinto, prima e soprattutto nella sua attività professionale. Entrato all’ANIC, una delle realtà più importanti della chimica italiana, destinato prima a Milano poi a Ravenna, è diventato uno dei dirigenti dello stabilimento ravennate, dove ha svolto compiti importanti. Come rappresentante interno è stato relatore in convegni e incontri sulla politica industriale del Gruppo, incontrando e riscuotendo la fiducia, fra gli altri, di Benigno Zaccagnini che da ravennate, non mancava mai nelle occasioni in cui erano in discussioni le sorti e lo sviluppo della sua città e della Romagna. Piero divenne nel tempo il tramite e il collegamento fra i livelli di politica nazionali e quelli di governo dell’azienda ravennate. Un ruolo certo di grande responsabilità per un giovane che, quasi come un emigrante, era arrivato con la sua famiglia a Cesena dalle zone rurali del suo Abruzzo.

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9 Maggio 1978: Aldo Moro ucciso

UNA LETTURA STRAORDINARIA E UN RICORDO
NELL’ANNIVERSARIO DELLA MORTE


La memoria di questa data ci riporta a riflettere sulla grande lezione politica e morale di Aldo Moro al fine di ricomporre questa società, di cogliere i segni dei tempi, di accogliere il suo invito: “Camminiamo insieme, perché l’avvenire appartiene in larga misura ancora a noi”.

Con il medesimo sguardo Zaccagnini, richiamandosi a don Minzoni, insisteva che occorreva “mettere insieme le eccezioni di bene che sono da ogni parte”.

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