Il futuro si chiama Stati Uniti d’Europa

È una via chiara quella che intende percorrere l’associazione Benigno Zaccagnini di Cesena: “Il futuro si chiama Stati Uniti d’Europa”. Questo il titolo dato all’appuntamento di lunedì 19 febbraio, alle 20,45 nella sede del sindacato Cisl Romagna (via Renato Serra 15, Cesena), che vedrà come relatore il presidente nazionale del Movimento federalista Europeo (Mfe) Stefano Castagnoli. L’evento è organizzato dalla Zaccagnini in collaborazione con la sezione “Ursula Hirschmann” del Mfe, presieduta da Maria Laura Moretti.

«È davvero colpa dell’Europa se ci sono cose che non vanno? Staremmo davvero meglio se tornassimo agli Stati-nazione figli dell’800? Crediamo di no – commenta Damiano Zoffoli, presidente dell’associazione Zaccagnini -. Di più, pensiamo che solo la creazione di una vera Europa federale, sul modello degli Usa, possa permetterci di superare la maggior parte dei problemi di oggi, sfide che in un mondo globale i vecchi staterelli nazionali con la popolazione in calo e che invecchia, non potrebbero mai raccogliere».

Una posizione in contrasto con la narrazione degli ultimi anni, specie quella ad opera di una certa politica: «Parlare di Stati Uniti d’Europa non è molto popolare di questi tempi. Da anni ormai le istituzioni europee vengono prese per il gioco dello scaricabarile da un gran numero di politici, cittadini o testate d’informazione. Un fronte eterogeneo, unito solo dal fatto di dare la colpa di ogni cosa a un’entità astratta e lontana: “l’Europa” appunto».

Per questo la Zaccagnini si è unita al Movimento federalista europeo nell’organizzare l’incontro con il presidente nazionale del Mfe: «Al di là delle dichiarazioni dei leader, il futuro di questo continente è nelle mani dei cittadini, perché l’Europa siamo noi – sottolinea Zoffoli -. Dobbiamo chiedere a gran voce che il processo d’integrazione europeo riparta in chiave federalista. Abbiamo bisogno, con urgenza, di un’Europa più capace di agire sul piano politico, più efficace nel trovare soluzioni ai problemi comuni, più legittimata dagli stessi cittadini. I cambiamenti necessari sono ormai identificati con chiarezza, a partire da alcune competenze, dal completamento dell’Unione monetaria con l’unione fiscale ed economica con un bilancio europeo di dimensioni adeguate, oltre che con il passaggio dall’unanimità al voto a maggioranza  in materie come la politica estera e di sicurezza».

A questo proposito, il Movimento federalista europeo ha lanciato una campagna con una proposta chiara: «Vogliamo riformare l’Unione europea e dotarla proprio di quegli strumenti politico-istituzionali e finanziari che le permettano di agire con efficacia e autorevolezza» spiega la presidente del Mfe di Cesena Maria Laura Moretti.

La proposta al momento è passata all’europarlamento e i federalisti europei spingono affinché sia messa in agenda al Consiglio europeo del 21 e 22 marzo: «Se una maggioranza di governi nazionali fosse favorevole all’avvio della Convenzione per la riforma dei Trattati, questa potrebbe essere messa in calendario all’inizio del 2025».

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